Uno sport che significa relax
La pesca è tra le attività sportive una delle poche in grado di favorire un processo distensivo estremamente salutare in chi la esercita, sia per l’ambiente in cui si svolge, il mare o il fiume, ma comunque all'aria aperta,sia per il tipo di attività fisica in sé.
La pesca è una delle poche occasioni che ha l’uomo moderno di rimanere da solo con se stesso, di riassaporare il silenzio, riascoltare le voci della natura, riappropriarsi dell'autonomia decisionale, provare la soddisfazione di tornare a sfidare la natura, pur rispettandola e amandola.
Un detto popolare recita: “Se vuoi essere felice un giorno, imbandisci una cena con gli amici; se vuoi essere felice un anno, sposati; se vuoi essere felice una vita, impara a pescare” .
La pesca sportiva, cioè quella praticata con mezzi sportivi (canne da pesca) e non professionali (palamiti o reti), coinvolge ormai milioni di italiani, appassionati di acque dolci e di mare. Un numero significativo che ha permesso a questa disciplina di essere riconosciuta ufficialmente dal CONI.
Il Circolo Nautico Foce Cecina, di cui il nostro settore è diretta emanazione e parte integrante, è affiliato al CONI attraverso la FIP-SAS, (Federazione italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee), che vanta tra i suoi iscritti sia le molte migliaia dei pescatori che chiedono alla pesca sportiva solo ore di svago, sia quelli impegnati in modo agonistico che gareggiano la domenica.
L'Italia è da sempre considerata insieme all'Inghilterra e alla Francia la squadra da battere a livello agonistico, sia nei campionati mondiali che europei. Nel corso della sua storia sono state vinte diverse edizioni di entrambe i campionati sia in ambito di squadra che individuale.
Per quanto riguarda la nostra realtà, siamo Campioni Europei e Italiani di Traina Costiera ed un nostro atleta, Tony Demi, è campione del mondo a squadre.
Il mare, culla della vita sulla terra, è da sempre un'importantissima riserva di cibo per tante famiglie che, pescando, hanno tratto ida esso il loro sostentamento.
Col trascorrere del tempo, si è passati lentamente dalla pesca con scopi alimentari alla pesca sportiva esercitata per puro divertimento, anche se ispirata dal piacere di gustare del buon pesce fresco.
Si stima che oltre due milioni e mezzo di persone pratichi questo meraviglioso sport, e ai rivieraschi, per effetto del benessere economico del secondo dopoguerra e per la diffusione dell’automobile prima e della seconda casa poi, si sono aggiunti, e in parte sostituiti, gli abitanti delle zone più interne, che hanno apportato il loro bagaglio di esperienze accumulate nelle frequentazioni dei fiumi e dei laghi, tecniche che si sono perfettamente sposate con quelle dei locali, dando origine alla moderna pesca in mare.
Le rive del mare, specialmente nei mesi estivi, sono affollate di pescatori e molti di questi cannisti, dopo qualche di tempo, acquista una barca per effettuare più impegnative ed anche più numerose catture e l'elevata capacità tecnica raggiunta da molti, unita al senso di competitività insito in ciascuno di noi, ha portato alla organizzazione delle moderne gare di pesca, dapprima limitate all'ambito comunale o provinciale poi con i decenni evolute e dilatate fino ad interessare tutta l’Italia, l'Europa ed il mondo.
La pesca agonistica in mare è ormai diventata un punto di riferimento da osservare e imitare per i pescatori non agonisti e forza trainante dell’industria e del commercio; recenti stime ci dicono che i pescasportivi muovono risorse economiche stimate in non meno di 150 milioni di euro solo in Toscana.
La pesca sportiva è un'attività che sostiene valori positivi quali: rispetto, cultura dell'ambiente e degli animali, spirito sportivo e socializzazione.
I pescasportivi cercano di trasmettere, specialmente ai giovani pescatori, una cultura ecologica e la consapevolezza che non è più possibile dissipare le risorse naturali in pericolo e sempre più ridotte.
Uno sport che rafforza la tranquillità d’animo anziché stimolare aggressività, sostiene lo spirito sportivo e il rispetto per la natura.
Da qualche tempo sta prendendo sempre più piede anche fra i nostri associati la tecnica del cosiddetto No-kill (o Catch and Release - letteralmente "Prendi e Rilascia") che è una filosofia di pesca diffusasi da pochi anni che svincola definitivamente la pesca sportiva dalla sua anziana funzione commerciale e "nutrizionale". Il pescatore trattiene solo il pesce necessario ai suoi bisogni alimentari e rilascia gli altri immediatamente dopo la cattura. Al pescatore resta una foto e l'emozione vissuta, al pesce la liberà di tornarsene in acqua e di ri-prodursi.
Inoltre, cosa importantissima di cui andiamo orgogliosi, il nostro settore costituisce anche un confortevole rifugio per la terza età, cui offre molte occasioni per sentirsi sempre parte viva e operante della società.
In definitiva il nostro obiettivo principale non sono solo le gare di pesca ma il coinvolgimento delle persone, la socializzazione e la diffusione della cultura marinara, ambientale e sportiva.
Siamo orgogliosi di essere pescasportivi!